L’AI è qui per restare

E’ uno dei temi più dibattuti degli ultimi anni: l’intelligenza artificiale o AI è un pericolo per la creatività, o invece è un potentissimo strumento che ne può aumentare esponenzialmente le possibilità?

L’AI è già oggi una realtà, destinata a imporsi e radicarsi in modo sempre più profondo. Esattamente come l’avvento di internet oltre venti anni fa, in pochi mesi l’AI trasformerà radicalmente qualsiasi aspetto della nostra vita, sia personale che professionale. Di fronte ad una rivoluzione così radicale, sembra più utile concentrarsi su come utilizzare le nuove risorse per operare in modo più efficace, piuttosto che ostinarsi in una sterile battaglia ideologica di contrasto, a ciò che appare ormai ineluttabile.

Nei contesti più innovativi, già oggi l’utilizzo dell’AI nel design ha rivoluzionato il modo in cui i progettisti sviluppano prodotti innovativi, introducendo una serie di strumenti e approcci che migliorano l’efficienza del processo creativo.

Un primo campo di applicazione dell’AI nel design è l’automazione di compiti ripetitivi e laboriosi. Gli algoritmi dell’AI possono analizzare enormi quantità di dati storici di design, valutare tendenze e generare proposte iniziali basate su pattern identificati. Questo permette ai designers di risparmiare tempo prezioso nella prima fase di ricerca, definendo in tempi rapidissimi un ampio spettro di proposte, e impiegando il tempo risparmiato nelle successive attività di refining del concetto.

Nell’area della progettazione meccanica, un’applicazione chiave dell’AI è la progettazione generativa, che utilizza algoritmi avanzati per esplorare una vasta gamma di soluzioni possibili in base ai parametri forniti. Ad esempio, se un progettista specifica determinati requisiti di prestazione e vincoli produttivi, l’AI può generare opzioni di progettazione ottimizzate, che tengano già conto di fattori come resistenza strutturale, leggerezza e facilità di produzione.

L’AI è anche un potente alleato nelle fasi di presentazione del design, affiancando i designer nella produzione di immagini, grafica, ma anche contenuti video e multimediali di alta qualità: operazioni che tradizionalmente richiedono diverse iterazioni, grande impiego di tempo e risorse, e che invece oggi possono essere enormemente accelerate, aumentando al contempo la qualità del risultato.

Nonostante i numerosi vantaggi, l’implementazione dell’AI nel processo creativo solleva anche diversi interrogativi sociali ed etici. La dipendenza eccessiva dalla tecnologia porterà alla perdita di abilità umane nel processo creativo e alla sparizione di posti di lavoro tradizionali?

L’utilizzo sempre più pervasivo di questi tool porterà ad un impoverimento della ricerca creativa, fino ad una uniformità del design e a prodotti tutti uguali?

Pertanto, è cruciale trovare un equilibrio tra l’uso responsabile dell’AI e il mantenimento dell’aspetto umano nel design.

Model 5 ha nel suo DNA storico l’attenzione ad ogni processo di innovazione del settore, con l’obiettivo di offrire in ogni momento ai nostri clienti le più avanzate soluzioni tecnologiche disponibili. 

Proprio per questo, da oltre un anno abbiamo avviato un progetto di ricerca interno, in cui i nuovi strumenti di AI vengono utilizzati dai nostri designer nel processo creativo, affiancandoli ai tool più tradizionali. L’obiettivo è sviluppare un nuovo workflow che permetta di sfruttare gli enormi benefici, in termini di efficienza e costo, dall’utilizzo degli strumenti di AI, salvaguardando al contempo il controllo creativo e l’originalità da parte del designer.

L’esito di questo progetto verrà rivelato nel corso dell’anno… perciò continuate a seguirci per maggiori aggiornamenti.